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Rrose non ha senso dell'orientamento ma sa sempre che strada prendere. Si addormenta con i capelli ricci ma la mattina sono lisci e le occhiaie le ha quando dorme e non quando è sveglia. Non esce mai senza orecchini eppure non ha i fori ai lobi. Rrose è logorroica e taciturna, timida e sfacciata, mattiniera e nottambula e puntualmente ritardataria. E' silenziosa ma non sopporta il silenzio. Si pone quesiti esistenziali sul mondo e i massimi sistemi ma tralascia le risposte per noia e preferisce cedere alle frivolezze e credere che il peggio delle persone frivole sia che vogliano sempre parlare di cose serie. Ha due facce ma nessuna medaglia e non si dica che non sia sincera. Sogna Parigi, ma scappa in Irlanda, e alla birra scura preferisce un buon thè al limone rigorosamente alla pesca. Crede che Dio è da qualche parte. Se esiste. Vede in bianco e nero ma anche in giallo fluo.E' rosa come un romanzo di poca cosa...ma odia questo colore. Ha l'animo del Natale ma il carattere delle gite di Pasquetta. Ama il buio in sala ma senza sala, le fa paura. Ha aperto questo blog e lo scrive a quattro mani...ma non crede d'essere un mostro.

giovedì 29 dicembre 2011

Via il peso dal groppone: riciclare creme corpo,lozioni e latte idratante.



C'è un buco nero nell'armadietto del bagno di ogni donna. Un punto oscuro dove vengono risucchiati tutti i prodotti che non si usano più,i "regali apprezzati",la matita labbra degli anni '80 di tua madre.Buchi neri.
Poi un giorno decidi di svuotare l'armadietto e mettere in ordine,gettare i cosmetici da pensione (almeno loro che possono andarci :P),mettere in ordine d'altezza e dritti in fila i flaconi,temperare le matite....
Come un moderno archeologo da profumeria riportare in vita antichi resti di antiche civiltà ormai perdute e domandarsi ad ogni ritrovamento con fare mesto e pentito :"Perchèè??!!!?? perchèèè?!!!??" guardando l'ennesimo flacone di orrido prodotto acquistato in un momento di follia,pentiti nel profondo e con estremo rimorso.
I prodotti groppone.
Nel mio personalissimo buco nero ho trovato un quintale di creme: campioncini avuti in regalo, creme dalle profumazioni a me sgradevoli o con INCI da pelle d'oca,regali non azzeccati,acquisti sbagliati....a buttarli,come direbbe mia nonna, è peccato e allora che me ne faccio?
Ecco un piccolo vademecum alla buona su come riciclare creme in surplus provenienti dai nostri personalissimi buchi neri che soprattutto nei periodi festivi possono allargarsi a dismisura.

Poniamoci innanzitutto una domanda : perchè non usiamo questo prodotto? Sarà in base a questa risposta che possiamo decidere come riciclarlo.
Se il prodotto è intonso prima di giocare a fare il piccolo alchimista pensate a qualcuno a cui potrebbe fare piacere riceverlo,se poi la persona a cui volete rifilarlo vi è antipatica saltate la premura di capire se può essere gradito ;P

Se la vostra crema viso è troppo pesante, cioè lascia la pelle grassa e unta,usatela per idratare le zone più secche del corpo come i talloni e i gomiti o come crema mani in inverno. Per comodità se volete usarla come crema mani da portare fuori casa,travasatene un po' nelle confezioni "mignon" che spesso regalano come campione in profumeria.

Se la crema corpo è poco idratante "dopatela" con qualche goccia di un olio naturale che la renda più nutriente (es.olio di argan,jojoba,mandorle dolci... ). Per farlo basterà prelevare la quantità che ci serve e aggiungervi al momento qualche goccia di olio.
Se volete riciclare in questo modo una crema viso assicuratevi che l'olio usato non sia comedogeno per la vostra pelle.

Le creme molto dense e corpose (avete presente quelle nel barattolino di latta tondo e piatto? ;P ) si possono utilizzare al posto della spuma da depilazione.

Le creme fluide,come ad esempio i latte corpo ,sono ottime per pulire gli accessori in pelle (borse,scarpe,cinture...) .Unica accortezza è quella di scegliere un prodotto neutro,senza coloranti,glitter,granuli e robe del genere. E' consigliabile,prima di procedere, provare la crema in una piccola zona non a vista dell'accessorio che si vuol pulire, per assicurarsi che non lasci macchie.

Infine la maggior parte delle creme possono essere riciclate reinventandole come scrub. Sarà sufficiente addizionare al quantitativo di crema necessario qualche cucchiaio di zucchero semolato,massaggiare il composto sulle zone del corpo che necessitano di esfoliazione,infine sciacquarlo e procedere con la doccia.
Se si vuole dare un effetto più forte all'esfoliazione al posto dello zucchero semolato si può usare quello di canna o la farina di mais,mentre è sconsigliato l'uso del sale che potrebbe reagire con qualche componente della crema.

domenica 18 dicembre 2011

Maschera viso al cacao.


La domenica pomeriggio è uno di quei tempi morti in cui spesso e volentieri riesci a dedicarti solo alla digestione del pranzo a doppia porzione fatto dalla nonna, magari sprofondando sul divano davanti alla TV vedendo repliche di telefilm datati anni '80 ..qualche ora dedicata al sano e inviolabile diritto del dolce far nulla, insomma.
E magari in una pausa tra un episodio e l'altro dedicarsi ad una piccola coccola fai-da-te che durante la settimana tra un saltello e l'altro non riusciamo proprio a concederci: una manicure, il cerotto contro le imperfezioni sul naso o....una maschera di bellezza per il viso! :)
La maschera che voglio proporvi oggi non solo lascia la pelle compatta, luminosa e idratata ma è anche libidinosa e profumatissima così che tenerla sul viso sarà quasi un'esperienza mistica e l'odore di ciccolato poi si sa, è aromaterapia della felicità! Insomma molto lontana dalle maschere commerciali che tirano, seccano, bruciano, pizzicano, puzzano e fanno diventare i 10 minuti di posa una sorta di arcana tortura cinese.
Ora però, prima di passare alla ricetta vera e propria, diamo a Cesare quel che è di Cesare o meglio...diamo a Carlita quel che è di Carlita! la ricetta originale è presa dal canale YouTube di Carlitadolce raggiungibile a questo link .
Quindi non è farina del mio sacco... ho fatto solo la cavia! :D
L'unica modifica apportata è nella quantità di cacao amaro per avere un prodotto più denso e corposo... ma ora bando alle ciance...vi lascio alla ricetta fotografata!

Ingradienti:
2 cucchiai di cacao in polvere
1 cucchiaio di yogurth bianco
1 cucchiaio di miele

 
In una ciotolina mettere i due cucchiai di cacao in polvere:


 Aggiungere lo yoguth e mescolare: all'inizio sembrerà che il cacao non venga assorbito dallo yogurth ma con un po' di pazienza vedrete trasformarsi l'intruglio in una bella cremina.


 Ora aggiungete il miele e mescolate.


 Se la pappetta ottenuta dovesse risultare troppo liquida aggiungete un ulteriore cucchiaio di cacao,al contrario se dovesse risultare troppo solida regolatevi aggiungendo ulteriore yogurt. 



Utilizzo: 
Inumidite il volto precedentemente deterso e spalmatevi la maschera evitando la zona perioculare.
Sembrerete un grande profitterol e potrebbe colarvi qualche gocciolona di crema addosso: niente paura! Dopo i primi 5 minuti di posa infatti, la maschera si addenserà sul volto e assumerà una consistenza appiccicosa. 
Evitate gli animali domestici e i parenti più golosi ma soprattutto non leccatevi, con la scusa che stava cadendo, tutta la cioccolata nella zona labbiale.
Lasciate in posa per un tempo totale di 15 minuti.
Con l'aiuto di una spugnettina in cellulosa (o in mancanza semplicemente con le mani) rimuovete con acqua tiepida la maschera e asciugate la pelle tamponando delicatamente con un asciugamano. Idratate come d'abitudine.

sabato 3 dicembre 2011

Ma il cammello dei Re Magi andava a tutta mirra?


Ogni volta che da piccola mi parlavano dei Re Magi e dei doni che portarono a Gesù bambino,era sempre spontanea la domanda "Ma che caspita è 'sta mirra ?" e se devo essere sincera ancora oggi non lo saprei dire con esattezza.
Grazie a questa crema ora so che ha un profumo DI-VI-NO e fino al prossimo Natale,quando mi riproporrò per l'ennesima volta di cercare su Wikipedia mi basta e mi avanza.
La crema ha una bella consistenza soda e presenta all'interno dei minuscoli grani esfolianti che contengono un olio nutritivo di origine naturale ( va detto, questa crema tutto è tranne che naturale). Ha un odore decisamente sensuale che ricorda paesi lontani, spezie, dune di sabbia....beduini!
E' forte, può quindi infastidire se non è in linea con i propri gusti ma a me personalmente piace molto, soprattutto per il periodo invernale.
Si stende facilmente, non lascia scie, si assorbe velocemente e lascia la pelle idratata ma non unta; Inoltre il profumo è davvero persistente e rimane sulla pelle diverse ore.
Sicuramente non è un prodotto da usare velocemente la mattina dopo la doccia perchè i micro-granuli presenti nella crema per fondersi e rilasciare i loro olii hanno bisogno di un vero massaggio "profondo" a cui bisogna dedicarsi almeno per una decina di minuti...insomma, ci "costringe" a coccolarci di più ma la mattina non ci assicura di prendere la metro in tempo!
L'ideale sarebbe di usare il prodotto dopo un bel bagno rigenerante quando si ha la possibilità di godere di un po' di tempo in più per noi. Ho provato a "doparlo" aggiungendo qualche goccia di olio di Rosa Mosqueta e devo dire che è molto valido anche come conduttore di olii aiutando a far assorbire meglio quest'ultimi senza lasciare l'effetto "sugna sciolta" tipica dell'uso puro di queste sostanze.
Probabilmente la sua profumazione forte non la sopporterei assolutamente in estate e nei periodi caldi ma in questi giorni mi ha tenuto compagnia e non mi ha mai stufata.
Nonostante lo valuti un buon prodotto lo trovo comunque troppo caro rispetto a quella che è la sua formulazione e investirei i miei soldi in qualcosa di decisamente più verde...

lunedì 28 novembre 2011

Pensavo fosse amore...Shampoo solido ai semi di lino LaSaponaria.



Ehilà! :)
Qualche tempo fa passeggiando mi sono imbattuta in un piccolo mercatino di prodotti tipici e artigianato e tra le tante bancarelle sono stata attratta,ovviamente, da una bancarella di saponi e prodotti naturali che rivendeva molti prodotti de LaSaponaria.
Ero molto curiosa di provare lo shampoo solido e quindi ho deciso di acquistare quello ai semi di lino, un prodotto che si presenta come una comune saponetta da 100 gr di color avorio con un Inci verde,che più verde non si può.
Il packaging del prodotto è anch'esso verde, ecologico e riciclabile : niente plastica ma un semplice sacchetto di carta marroncina con un etichetta nera che riporta l'Inci,le proprietà e i consigli d'uso del prodotto.Insomma me ne sono innamorata a prima vista!
Al primo utilizzo il prodotto mi è sembrato più che valido: fa molta schiuma,l'odore è buono ma non persistente quindi anche se non piace non crea fastidi ed è di facile utilizzo! Qualità che per chi è già cotto portano direttamente all'amore eterno...ma si sa l'amore è eterno finchè dura.Come in tutte le grandi storie d'amore la routine ha poratato a galla quelli che sono i difetti del partner perfetto.
Purtroppo i diversi lavaggi hanno iniziato a rendermi i capelli opachi,secchi e stopposi ma non me ne sono preoccupata molto perchè avevo letto che durante il passaggio dall'uso di shampoo chimici a quelli naturali il capello poteva reagire facendo un po' le bizze e quindi sono andata avanti aggiungendo alla mia routine il risciaquo con l'aceto* che avevo nel frattempo scoperto essere un obbligo nell'uso del sapone sui capelli,infatti devo dire che i problemi di opacità sono stati risolti alla grande continuando però ad avere i capelli secchi e di una strana consistenza.Ho quindi ripreso ad utilizzare il balsamo, ma lavaggio dopo lavaggio la situazione non migliorava: punte secchissime, ruvide, sfibrate, radici unte (mai avuti i capelli grassi!:( ), senza volume.
Poi una sera una terribile scoperta: come la sbavatura di rossetto sul colletto della camicia io scoprivo una doppia punta dopo anni di assenza dalle mie chiome.
Ci sono varie tipologie di pensiero riguardo il tradimento: c'è chi crede alla seconda oppurtunità e chi invece tronca definitivamente. Io vado per la seconda opzione ma devo dire che io e la saponetta siamo rimasti comunque amici. E' stata convertita ad uso sapone per il corpo, viso e mani e da questo punto di vista nulla da criticare: è un ottima saponetta verde che fa il suo mestiere egregiamente. Nella mia routine sono tornati alcuni miei vecchi amici, alcuni con un Inci non propriamente eco-bio ma come si sa delle brutte compagnie liberarsene non è sempre facile.
Non sono un santone dell'eco-bio, una guru del naturale o cose simili, quindi non mi sbilancio troppo in quelle che sono considerazioni del tutto personali, mi limiterò a lasciarvi diverse fonti sull'uso di questa tipologia di shampoo, degli effetti sui capelli (di qualsiasi sapone quindi non solo del povero sfortunato de LaSaponaria) dei vari punti di vista.


Ho notato che quando si tocca il tasto "naturale" molti perdono la testa ed è davvero il caso di parlare dei cosidetti talebani dell'eco-bio. Io vi invito a leggere le informazioni che vi riporterò,approfondire le fonti e scegliere seguendo la strada del buonsenso. Magari siete l'eccezione che conferma la regola e il sapone potrà essere il metodo per voi più appropriato per il lavaggio dei capelli o viceversa, lo troverete una pessima alternativa. Provate.
Qui a confronto due diversi parerei sul sapone-shampoo:

"Quando si iniziano ad usare saponi-shampoo dopo aver usato per anni shampoo e balsami commerciali ricchi di siliconi, il risultato iniziale potrebbe risultare un po' deludente. Questo avviene perché il sapone si scontra con le sostanze chimiche di cui è impregnato il capello, al quale occorreranno circa 1 o 2 mesi prima che si ripulisca del tutto dai residui chimici accumulati per anni.
A volte sembra che il capello sia eccessivamente pesante, altre troppo secco, altre ancora un po' unto. Sono tutte possibili reazioni da non attribuire al tipo di sapone-shampoo usato. "

"Il sapone è fatto saponificando dei grassi. Il risultato è una sostanza che genera un pH alcalino. I capelli ed il cuoio capelluto in generale hanno un pH acidulo e quindi si crea una condizioni assolutamente sfavorevole per la salute dei capelli stessi." 

*il risciacquo con l'aceto aiuta a riacidificare il normale ph della pelle e del cuoio capelluto aiutando ad avere capelli più sani e belli.Consiste nell'effetttuare l'ultimo risciacquo dopo il normale lavaggio dei capelli con una soluzione a base di acqua e aceto. A breve un articolo più dettagliato! :)


Reperibilità: LaSaponaria




lunedì 14 novembre 2011

Matite labbra Essence



Non so da voi, ma qui in quel di "Mediamente a Sud" procurarsi i prodotti Essence mette a duro repentaglio la propria integrità fisica e talvolta psichica.
Orde di ragazzine assatanate agli stand, prodotti aperti, testati e gettati di nuovo sugli scaffali senza un minimo di civiltà, commesse delle OVS gentili come criceti a digiuno da due mesi...insomma è una vera e propria lotta all'acquisto e spesso per accaparrarsi qualche cosina (soprattutto i prodotti ad edizione limitata) bisogna pernottare con la tenda sull'uscio del negozio cercando di intercettare un qualche possibile rifornimento. Ecco, io non ho mai avuto questa fortuna.

In uno dei miei blitz andati a male pur di non andarmene a mani vuote ho acquistato senza alcun criterio (non è una tipologia di prodotto che uso) due matite labbra, che si sono poi rivelate un prodotto davvero buono.
Queste due matite fanno parte della linea base, contengono 1 gr di prodotto, sono fabbricate in Germania e hanno una PAO (cioè la data di scadenza dall'apertura del prodotto) di 36 mesi.
Le colorazioni offerte sono otto, io possego la n. 04 - Honey Bun e la 09 - Nude Coral.
Queste matite hanno una texture cremosa ma non troppo quindi sono ideali per delineare le labbra senza lasciare un tratto troppo deciso il che permette di sfumarle molto facilmente e rendere l'effetto molto naturale, hanno una buona coprenza, una discreta durata se usate da sole o in unione ad un rossetto o gloss (con questi prodotti cremosi ovviamente la durata diminuisce). Usate da sole hanno la tendenza, come quasi tutte le matite per le labbra, a seccare un po' quindi sarebbe sempre il caso di usarle in unione ad un burro-cacao. Tendono ad esaltare le eventuali pellicine e rughette quindi non le consiglierei a chi ha labbra secche e screpolate.
L'INCI mi ha colpito positivamente...non è affatto male ;)
Insomma se come me avete bisogno del vostro acquistino inutile quando fate il giro per l'OVS per poi tornare con una bustina a casa...consigliatissime! :D

Alla prossima,e che la frivolezza sia con voi!



domenica 13 novembre 2011

Fondotinta Benecos

Buon pomeriggio!
E' giunto il momento per una nuova recensione, questa volta è il turno del fondotinta Benecos: il
natural creamy make up.
Si tratta di un fontotinta eco-bio, dall'inci totalmente verde, certificato BDIH (il certificato per cosmetici ecobio valido in Germania)
Ha una formulazione fluida e una buona coprenza, attualmente la Benecos lo propone in tre diverse tonalità.

Al di là delle più rosee premesse, è questo un fondotinta che lascia non poche perplessità.
Le prime riguardano il profumo.
Come potrei descriverlo? Vediamo....Speziato...mediterraneo mmmmh e...persistente.
Ora, non vi allargate troppo, prendetemi alla lettera, ho detto speziato e mediterraneo.
Infatti sa di Rosmarino -.-
E..al di là della soggettività nella percezione dei profumi, mi ci giocherei il naso...è inequivocabilmente rosmarino!
Con un profumo così sui generis si possono avere due diverse reazioni:
Si può storcere il naso, sentendoci lievemente disgustate..
Oppure la si può prendere con allegria.
E a me, un fondotinta che sa di rosmarino fa sorridere.
Così mentre una parte di me resta interdetta ogni volta, l'altra si sente come in un ritratto dell'Arcimboldo.
Altri dubbi circa la validità di questo prodotto riguardano la consistenza.
Fluida all'apparenza, ma molto corposa e pastosa nel momento in cui si prova a stendere il prodotto, che si asciuga molto rapidamente, e che quindi rischia di lasciare macchie più chiare laddove non si è riusciti in tempo a stenderlo.
Quanto alle modalità di applicazione, le ho provate tutte.
La prima disastrosa fu con il pennello piatto da fondotinta, che lasciò macchie ovunque.
Migliore fu l'esperienza di stenderlo con le dita o con un pennello da blush o ancora un kabuki.
Bypassate le stranezze di cui sopra, e se ben steso, questo fondotinta ha il pregio di fondersi abbastanza bene con il colorito della pelle.
Io, avendo la pelle abbastanza chiara ho scelto nude, la prima tonalità.

Un'ultimo appunto riguardo la mia esperienza con questo prodotto riguarda la frequenza con il quale lo utilizzo.
Ebbene, questo fondotinta è lungi dall'essere il MIO fondotinta.
La pazienza e le attenzioni che richiede lo hanno infatti declassato a fondotinta occasionale.
Pro e contro: Se il profumo e la consistenza vanno annoverate fra i contro,dalla sua questo fondotinta ha la buona coprenza, che non necessita della passata di cipria.
Il prezzo è abbastanza contenuto, o sarebbe meglio dire, proporzionato alla qualità del prodotto, che in definitiva non è consigliabile a soggetti particolarmente esigenti.
Altro punto a favore è la maniera che ha di neutralizzare il colorito di base della pelle fondendosi perfettamente con esso, in modo da rendere poi decisamente protagonista qualsiasi blush si decida di usare.
Buona l'idratazione e ottima la durata, ma non la resistenza all'acqua ne al sudore.
In definitiva può essere considerato un fondotinta occasionale ed invernale.
Ma non mi sentirei di consigliarlo, a meno che non siate disposte a tollerarne le stranezze.

Inci: 
AQUA (solvente), SIMMONDSIA CHINENSIS SEED OIL*ALCOHOL (solvente), GLYCERIN (umettante/solvente), POLYGLYCERYL-5 LAURATE (emulsionante), BUTYROSPERMUM PARKII* (vegetale/emolliente)SILICA (assorbente/opacizzante/viscosizzante), MAGNESIUM ALUMINUM SILICATE (opacizzante/viscosizzante), POLYGLYCERYL-3 STEARATE (emulsionante), HYDROGENATED LECITHIN (emulsionante), CITRIC ACID (agente tampone/sequestrante), p-ANISIC ACIDGLYCERYL CAPRYLATE (emolliente/emulsionante), ROSMARINUS OFFICINALIS LEAF EXTRACT (vegetale), XANTHAN GUM (legante/viscosizzante/stabilizzante emulsioni), HELIANTHUS ANNUUS SEED OIL (emolliente/vegetale), POLYGLYCERYL-10 LAURATE (emulsionante),  LIMONENE (allergene del profumo), TOCOPHEROL (antiossidante), SODIUM HYDROXIDE (agente tampone)PARFUM (essential oils), ALOE BARBADENSIS LEAF JUICE POWDER* (emolliente) CITRAL (allergene del profumo), LINALOOL (allergene del profumo), TALC, IRON OXIDES (CI 77491), (CI 77492), (CI 77499), TITANIUM DIOXIDE ( CI 77891) 
* da agricoltura biologica

Prezzo: 6,00 € 
Quantità: 30 ml
Lo riacquisterei? Proverei altro in fatto di ecobio
voto complessivo:

lunedì 7 novembre 2011

Dermolatte Nour. Recensione

Salve!
Ecco la prima recensione by Rrose Selavy!


Oggi tocca al dermolatte lenitivo della Nour.
Si tratta di una crema con una composizione al 20% di Olio di alloro e olio di oliva bio.
Ha la caratteristica d'essere molto versatile dal momento che ha la tripla valenza di crema corpo, viso e mani.
Si presenta attualmente sia in formato da viaggio da 50 ml, che in formato full size da 200 ml.E' un prodotto ecobio certificato ICEA e ha un Pao di 12 mesi.

Il dermolatte Nour è ormai da diversi mesi stabile nella mia routine mattutina e serale.
Trattandosi di una crema dalle molteplici possibilità di utilizzo, temevo che per l'uso che ne immaginavo, cioè quello di crema viso, potesse rivelarsi dalla formulazione troppo pesante per la mia pelle tendenzialmente mista.
Contrariamente alle aspettative si è rivelata invece una piacevole scoperta.


Il dermolatte infatti, probabilmente in virtù della sua composizione a base di olio di alloro, non risulta affatto pesante sulla pelle, soprattutto sulle tipologie di pelle grassa-mista.
Essa aiuta, al contrario, ad asciugare o comunque a non appesantire parti del viso che nel corso della giornata potrebbero risultare lucide.
Sul viso si comporta infatti come una crema molto leggera, di rapido assorbimento e dal profumo molto delicato, nonché un'ottima base per il trucco che lascia la pelle morbida ed elastica.

Pro-contro:
Ideale il formato da 200 ml per chi intende sfruttare appieno tutta la versatilità di questo prodotto.
Consigliabile il formato travel size a chi, come me, non utilizzando di frequente creme corpo, intenda usarlo sul viso.

INCI:
AQUA, CAPRYLIC/CAPRIC TRIGLYCERIDE (emolliente/solvente) GLYCERIN (umettante/solvente), ETHYLHEXYL PALMITATE (emolliente), HYDROGENATED VEGETABLE (emulsionante), GLYCERIDES CITRATE (emulsionante), GLYCERYL STEARATE (emolliente/emulsionante), CETEARYL ALCOHOL (emolliente/ emulsionante/stabilizzante opacizzante/viscosizzante), GLYCINE SOJA OIL (vegetale/emolliente), BISABOLOL (additivo), DISODIUM GLYCYRRHIZATE (condizionante cutaneo), STEARIC ACID (emulsionante/stabilizzante emulsioni), SODIUM STEAROYL LACTYLATE (Emlusionante), SODIUM HYALURONATE (additivo biologico), TOCOPHERYL ACETATE (antiossidante), XANTHAN GUM (legante/stabilizzante emulsioni/viscosizzante), OLEA EUROPAEA FRUIT OIL (emolliente, profumante/solvente vegetale), LAURUS NOBILIS FRUIT OIL (allergene vegetale), GLUCOSE (umettante), SORBITOL (umettante), SODIUM GLUTAMATE (additivo biologico), UREA (antistatico/umettante), SODIUM PCA (antistatico/umettante), GLYCINE (antistatico/agente tampone), LACTIC ACID (agente tampone/umettante), HYDROLYZED WHEAT PROTEIN , PANTHENOL(antistatico), PARFUM, PHENOXYETHANOL(conservante), BENZOIN ACID (conservante), DEHYDROACETIC ACID (conservante), ETHYLHEXYLGLYCERIN (emolliente)

Prezzo: Full Size 12.50 €  - Travel Size 5.00 €
Reperibilità: .Sito Nour - Naturasì
Lo ricomprerei? Si, in formato travel size.
Voto:

venerdì 4 novembre 2011

Un blog ad impatto zero

Rrose Selavy, è una persona un po' frivola, è vero.
Ad esempio è il tipo che parte a manetta quando le si presenta l'occasione per parlare dell'ultimo rossetto che ha provato, e che è proprio il colore che stava cercando ommioddio! Oppure quando scopre che è uscita la nuova edizione di una qualche coloratissima palette, o ancora...
E piantala!
Può darsi che le dicano quelli che non sono tanto adorabilmente frivoli quanto lei.
Allora Rrose, che è un tipo che non si arrende tanto facilmente, cosa fa?
  1. Apre un blog in cui possa parlare di trucco, colori, profumi e tutto quanto le piacerà...
    1. Decide di piantarla.
    Una quercia.
    Così che non si dica di lei, che parla soltanto per bruciare ossigeno ;)
    L'iniziativa è quella che segue, a lanciarla è il sito Doveconviene.it in collaborazione con  www.iplantatree.org

    Per quanto la loro parvenza fisica sia piuttosto astratta, Siti internet e blog non mancano di produrre Co2 e dunque, concreto inquinamento per l'ambiente.
    E' stimato infatti che ogni sito o blog produce circa 3,6 kg di Co2 in un anno attraverso lo sfruttamento dell'energia prodotta dai Server.
    Funziona pressapoco così: mentre qui si blatera di frivolezze e affini, loro piantano un albero.
    Blog-albero, blog-albero, blog-albero, contribuendo così alla riforestazione di aree verdi.
    Con un albero è possibile infatti controbilanciare la produzione del quantitativo annuale Co2 di un sito.
    Per questo è importante riuscire a raggiungere l'obiettivo che doveconviene.it sta perseguendo, ovvero arrivare al traguardo di 1000 alberi piantati entro la fine dell'anno.
    Sono ormai riusciti a piantare già poco meno di 500 alberi, e ai blog che contribuiranno in questa fase corrisponderanno altrettante querce piantate in Germania, a Göritz.
    I blogger che decidono di aderire all'iniziativa non devono fare altro che segnalarlo loro per mezzo di una e-mail quindi scaricare il banner e inserirlo nel propio blog, insieme ad un articolo che presenti l'iniziativa.
    Il sito, su cui trovare pressapoco quello che ho scritto io, meglio di come l'abbia fatto io è questo:


    E così, visto che da qualche parte bisogna pur iniziare, perchè non farlo da qui?
    Con un bel post che con emozione possiamo considerare il terzo "primo post" di questo blog nuovo di zecca.

    Alla prossima e probabilmente "prima recensione" :)
    Rose Selavy

    mercoledì 2 novembre 2011

    Rrose.


    Rrose non ha senso dell'orientamento ma sa sempre che strada prendere.
    Si addormenta con i capelli ricci ma la mattina sono lisci e le occhiaie le ha quando dorme e non quando è sveglia.
    Non esce mai senza orecchini eppure non ha i fori ai lobi. Rrose è logorroica e taciturna, timida e sfacciata, mattiniera e nottambula e puntualmente ritardataria.
    E' silenziosa ma non sopporta il silenzio.
    Si pone quesiti esistenziali sul mondo e i massimi sistemi ma tralascia le risposte per noia e preferisce cedere alle frivolezze e credere che il peggio delle persone frivole sia che vogliano sempre parlare di cose serie.
    Ha due facce ma nessuna medaglia e non si dica che non sia sincera.
    Sogna Parigi, ma scappa in Irlanda, e alla birra scura preferisce un buon thè al limone rigorosamente alla pesca.
    Crede che Dio è da qualche parte. Se esiste.
    Vede in bianco e nero ma anche in giallo fluo.E' rosa come un romanzo di poca cosa...ma odia questo colore.
    Ha l'animo del Natale ma il carattere delle gite di Pasquetta.
    Ama il buio in sala ma senza sala, le fa paura.
    Ha  aperto questo blog e lo scrive a quattro mani...ma non crede d'essere un mostro.

    Rrose Selavy

    domenica 30 ottobre 2011

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